martedì 27 maggio 2014

Pannolina che vai...

... cambiamento che trovi. 
Una delle domande più frequenti che mi fanno amici e conoscenti da quando sono diventata mamma è: "
Allora com'è?".
Comevuoichesia? vorrei tanto rispondergli. 
Segue a ruota: "Cosa è cambiato da quando c'è la Pannolina?"
Da dove comincio?
Fondamentalmente tutto, tutto. La casa, in primis. 
... no, un cazzo, il mio corpo in superprimis. 
La pancia. Non che prima sfoggiassi un ventre Activia Style come la Marcuzzi, ma trattenendo discretamente il fiato e contraendo gli addominali era un qualcosa di dignitoso. 
Le tette. Rivoglio-le mie-tette. Ci si guadagna una misura di solito, come minimo. Ma non ne sentivo la necessità. E invece... E invece. 
E naturalmente non sono più le tue tette. Diventano un milk pub aperto 24/7. E devi pure rifornire prontamente le scorte di latte alla spina, che se no la clientela sì lamenta. 
Gli occhi: non ci vedo più 'na cippa, entrando in casa dei miei genitori ho trovato mio padre con un suo collega e l'ho salutato con un "ciao mamma". Il collega. 
La patata. Non scendo in particolari truculenti, ma mi sento tanto vergine. 
Poi sta cosa che finché si allatta non si può strafare con diete etc... Altro che prova costume, quest'estate il solo costume che mi concederò sarà quello di carnevale. Possibilmente da George Pig, fratello di Peppa, che la Pannolina ama alla follia. 
Il Topo invece lo vestiamo da dinosauro di George. 
Tanto l'anno scorso si è vestito da Puffo, e non crediate che stia scherzando. 
È cambiata casa dicevo, che per adattarsi all'arrivo di un fagottino è stata rivoluzionata. Stanzina liberata, tinteggiata e decorata, arredata. Mobilia varia ed eventuale nel resto dell'appartamento spostata per rendere questo bugigattolo a prova di Pannolina. E ancora dobbiamo finire, anche se di questo passo ci darà una mano lei la sera quando rientra dal lavoro. 
Sono cambiate le giornate, le abitudini. Puoi mettere tutti i paletti che vuoi, passare ore ad illustrare al tuo uomo come procederete con la gestione del nuovo arrivo quando verrà alla luce. Cazzate. Non sarà mai come pensavi. 
"No no, come viene a casa dall'ospedale subito in camera sua!" diventa I primi 8 giorni ha dormito in carrozzina ovunque fossi tu, dalla cucina alla camera da letto al garage. Poi l'hai messa nel lettino, in camera tua, tentando di quando in quando di farla dormire nel lettone, non fosse che quando l'appoggi strilla al punto da invogliare i vicini ed i gatti a fare una segnalazione al Telefono Azzurro. 
Faccio senza dire che dorme ancora in camera nostra. 
"Ma il biberon è tanto comodo!" diventa "Vabbè quasi quasi l'allatto".
"Col cazzo che sto tutto il giorno con le tette di fuori, le si danno degli orari!" equivarrà a "La maglietta me la infilo o no, che tanto tra 10 minuti sarà ancora attaccata?".
Ed infine il convintissimo "Ah! Appena finita la maternità obbligatoria torno a lavorare, che servono i soldi e voglio staccare un po' la spina durante la giornata", che si è tramutato in "Amore, penso che darò le dimissioni e ci faremo un mazzo tanto finché non avrò trovato un altro lavoro".
Sono tante cose, bisogna adattarsi, lasciarsi plasmare da una piccola führer che dall'oggi al domani ti entra in casa e detta legge. Accettare, accogliere... Diventare genitore è questo e molto altro ancora... Ma va bene così.
Poi quando cresce facciamo i conti. 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi mancavano i tuoi post ;-)
Certo che a leggere quali sono i cambiamenti...viene voglia di tagliarselo per evitare di procreare.
Oddio io non ho bisogno di tagliarlo che è già uno spezzone di suo...

Quindi giri tutto il giorno con le tette al vento perché così sei già pronta?
Oggi vado a comprare un binocolo e poi mi piazzo sul tetto della casa di fronte alla tua...
Anche un pacchetto di fazzoletti di carta va...

Anonimo ha detto...

il fatto che le tue tette non siano più le tue tette mi sconvolge.