martedì 20 settembre 2011

Arieccoci_Ecco, purtroppo, cos'è accaduto part II

Riproviamoci. Così poi possiamo passare ad argomenti più interessanti.
Ecco com'è proseguita la giornata fieristica in quel di Milano.
Dicevo che finalmente GCV ci ha raggiunte. Non ci ha fatto mancare fin da subito le sue illuminanti constatazioni, le sue mirabolanti idee, i suoi voli pindarici verso obiettivi irraggiungibili.
Da brave cogl lavoratrici, abbiamo appuntato ogni sua elucubrazione seguendolo a passo svelto.
Tempo non più di 20 minuti, usciamo dall'Area Tendenze, GCV ci osserva.
"E adesso come ci organizziamo?"
"Sarebbe il caso di iniziare a passare dai vari stand per campionar..."
"Sì ma a che ora andiamo a casa?"
"Beh, qui sono aperti fino alle diciotto e tr..."
"Io meno sto in giro e meglio sto"
"Ma ci sono un sacco di fornitori da visit..."
"Ma non ho capito, voi fino a che ora vi vorreste fermare??"
(Espressione sconsolata) "... Se vuoi... possiamo tornare in tren..."
"Eh, sì sì, va bene! Vi servono soldi? No? Bene. Ci vediamo domani allora."

E se ne va a passo svelto, seguito dai nostri sguardi a metà tra l'incredulo e l'omicida.

Porcaputtana, non ce la posso fare, avevo scritto tutto, tutto, come faccio a ri-raccontare tutto??

Con Brigida abbiamo poi deciso di andare a pranzo prima di darci da fare.
Ci accomodiamo ad un mezzo tavolo libero con i nostri vassoi.
Ben presto arriva un cameriere, un inserviente, chiamatelo come volete, a sgomberare il mezzo tavolo accanto da vassoi e rimasugli vari. Raccoglie tutto sovrapponendo gli oggetti in un equilibrio precario, fa per andarsene. Gli cade un bicchiere (che tra parentesi mi schizza anche un po' di acqua sulla maglietta, bianca, ma oggi mi sento civile), lo raccolgo, glielo poso su un angolino libero, e sto qui mi guarda con occhio truce, e poi comincia a canticchiare, andandosene.
Mangiamo, studiando l'iter operativo ideale, e quando abbiamo finito, riecco il cameriere schizzato. Prende il vassoio di Brigida, ed io mi accorgo che il mio bicchiere, vuoto, è sul tavolo. Lo appoggio sul vassoio, che lui subito solleva. Guarda il bicchiere, lo afferra, e me lo rimette sul tavolo.
Adesso sono io che lo guardo in cagnesco.
"Grazie, ho finito"
Questo mi guarda di traverso.
E se ne va. Così.

Devo cercare di stringere, questo post rischia di diventare troppo lungo!

Ci mettiamo al lavoro, e dopo un numero imprecisato di stand zeppi di gente, nei quali sono deliberatamente stata chiamata "signora" più e più volte da personaggi del tutto indifferenti alla mia indignazione, decidiamo di concederci una pausa caffè al primo bar che incrociamo.
15 minuti di attesa per lo scontrino battuto da un manzo con gli avambracci tatuati leopardati (il leopardato farà tendenza nel prossimo autunno/inverno, secondo me l'hanno scelto apposta il barista...), altrettanti per vederci servire le tazzine piene, da un altro mezzo manzo dall'avambraccio tatuato, recante una gigantesca scritta "Tradizione Meneghina". Ah, notare che Manzo Meneghino ha chiesto a Manzo Leopardo di chi fossero i due caffè, e questo gli ha candidamente risposto "Delle signore". E avanti.
Il pomeriggio è proseguito come da tradizione, correndo da un fornitore all'altro, approfittando delle attese per arraffare ogni gadget disponibile tra borse e borsine, penne, burro cacao, portachiavi, mele (... anche qui le mele, porcamiseria!!), apribottiglie, batterie di pentole, materassi e pedane vibranti.
Oh, e lecca-lecca. Montagne di lecca-lecca rossi a forma di cuore.
Me ne stavo in attesa di attenzione da parte dell'addetta al ricevimento, quando sento una soave voce dietro di me pronunciare le parole
"Ma la signorina non ha ancora preso un lecca-lecca?"
Mi volto con gli occhi a forma di cuoricino (come il lecca-lecca appunto), e... dietro di me Nigel con due dolci cuori rossi e caramellosi.
L'ho già detto che amo quell'uomo?
In fondo qualche incontro fortunato è anche possibile.
Non posso dire lo stesso del taxista che ha accompagnato me e Brigida alla Stazione Centrale... chiacchierone, gufone e provolone.
Ci ha deliziato per 30 minuti (trentaminuti per fare 5km) con chiacchiere ininterrotte su quanto sia stressata la gente a Milano (e non gli do torto), città che ormai non offre più nulla, e "per forza poi i mariti tornano a casa e ammazzano le mogli!".
L'iniziale diffidenza, dopo queste osservazioni, ha lasciato spazio ad una certa cordialità, anche quando ha iniziato a chiederci dove vivessimo, i nostri nomi e la nostra età. Ancora un po' e mi toccava invitarlo a pranzo la domenica seguente per presentargli i miei genitori.
E naturalmente, intervallava ogni domanda con un enfatico "Aah, no no, ormai il treno è perso...".
Alla faccia sua, l'abbiamo preso invece, il treno.
... Va beh, colpa mia che, quando mi ha chiesto quando partisse, ho anticipato accidentalmente l'orario di 20 minuti, in modo che perdesse la voglia di allungare la strada...
Uno dei lecca-lecca di Nigel mi ha tenuto buona sul treno del ritorno, dove ho trascorso due ore imprecando per l'aumento continuo delle tariffe, volto ad offrire ai viaggiatori servizi sempre più indecenti.
Detto questo, potete immaginare quanto ero felice di essere tornata a casa, dopo quasi 16 ore a zonzo..?
Ecco, non lo fate.
Perché non avevo considerato una cosa: la mia auto non era parcheggiata alla stazione ferroviaria a Mantova... era nel cortile dell'azienda.
Chiusa.
Alle 10 di sera.
Alla faccia dell'organizzazione.
L'anno prossimo col cazzo che ci vado ancora.

9 commenti:

Marianna ha detto...

ahahahah però hai avuto tantissimi gadget, dei lecca lecca a cuore e sei stata chiamata Signorina da Nigel! :D!!! certo quando ho letto prendiamo il treno ho pensato subito alla tua macchina.... però non si può aver tutto o SI?!?!? ahahah un bacione PRIIIII!

Pri ha detto...

Pensa te, a me nemmeno era passato per la mente... :)
Sì sì, i gadget sono ancora stipati dentro un borsone che mi sono portata dietro tutto il pomeriggio, col quale ho tramortito il 50% dei partecipanti alla fiera... una volta avevo più entusiasmo. :(
Bacione!! :)

Anonimo ha detto...

ecco il motivo per cui non vado alle fiere organizzate dai caproni ai quali concedo il privilegio di avermi come dipendente :-)

che poi manco i leccalecca ci sono :-(

Pri ha detto...

Se non ti offrono i lecca-lecca non ne vale la pena, credimi.
Fai conto che lì c'era addirittura lo spumante, ma ce ne avessero offerto un sorso quei caproni...

Anonimo ha detto...

il mio nick tradisce le mie preferenze in fatto di lecca-lecca...dovrei andare alla fiera del porno per stare bene mi sa

Pri ha detto...

Ma la fanno per davvero! Un tizio con cui uscivo mi ci voleva portare... O_O
Lì ti diverti, mi sa... :D

Anonimo ha detto...

bah non lo so...è un po' come andare al Motor Show...si vedi la Pagani Huayra...bellissima...ma non la potrai mai avere.

meglio ammirare le forme di una donna normale con la quale una possibilità forse ce l'ho :-)

secondo binario ha detto...

Ahahahah....io credo che ci andrai!!!!attenta ai lecca-lecca: sicura non siano una trappola?

Pri ha detto...

Cunny, forse hai ragione... ma che male c'è a lustrarsi un po' gli occhi..? :)

Secondo binario, una trappola tesa a che fine? Dovrei preoccuparmi..? o_O